Astrattismo, paesaggi suggestivi e figure femminili dialogano con lo spazio. Curata da Vito Bianchini Ciampoli, attivo da anni nell’organizzazione di esposizioni ed eventi dedicati ad artisti romani, la mostra presenta opere eterogenee, nello stile e nella tecnica, ma che delineano l’armonia di un tempo sospeso, quasi metafisico.
Che racconta viaggi interiori, luci vibranti ma silenziose, nudi femminili, intimità fisica e psichica ove la realtà perde il suo senso diluendosi nel più alto “sovrasensibile”. Simbolismi, reticoli e geometrie astratte, forniscono poi l’energia positiva del vento che gonfia e sospinge le vele.