Finalmente anche Roma parla di Innovazione e lo fa con Rome Future Week®, dall’11 al 17 settembre, con tante iniziative che saranno un’occasione imperdibile per parlare di Growth, Connections, People, Experience. Workshop, eventi, mostre, tavole rotonde, conferenze tratteranno di futuro e di innovazione in impresa, etica, fintech, food, entertainment, sport, turismo, lavoro, educazione, diritti umani, mobilità, ecologia e molto altro ancora.
Sarà un viaggio nell’innovazione, che significa uscire dalla zona di comfort per fare un’esperienza diretta con quella “conoscenza tacita” che non c’è altro modo di acquisire se non visitando luoghi, incontrando persone, vivendo emozioni che ci fanno imparare e comprendere come costruire un ecosistema innovativo.
Oggi, ma sempre di più in futuro, ci sarà bisogno di uno sviluppo delle organizzazioni lungo le dimensioni dell’apprendimento, della conoscenza e della comunicazione e le organizzazioni devono porsi nella migliore condizione possibile per poter garantire a questa crescita omogeneità nel tempo.
Se ci chiedessimo come stanno cambiando le nostre aziende, noteremmo come la realtà sia in continua evoluzione. Gli uomini sono delle risorse del sistema, non solo risorse da utilizzare, il rapporto tra attore e sistema viene definito da una continua dialettica tra cooperazione e conflitto, fra partecipazione e distanza. Competenza e managerialità sono interne al modello e il capitale umano deve essere adeguatamente supportato e integrato al capitale strutturale dell’organizzazione. Troppi ancora hanno una mentalità legata al luogo di lavoro e al tempo in maniera statica, una mentalità figlia di un lavoro tradizionale, la direzione da prendere, invece, è quella di intendere il lavoro flessibile come la possibilità che le persone hanno di essere se stesse, senza formalismi, in aziende che puntano tutto sul capitale umano.
La globalizzazione è anche velocità, caos e il pensiero creativo ha bisogno di essere nutrito e stimolato in continuazione per mantenersi vigile e pronto alla nuova idea. L’innovazione non è né scontata, né automatica e sicuramente anche quando se ne parla bisogna avere qualche accorgimento sul linguaggio che si usa.
Roma è pronta per l’innovazione, deve esserlo e parole come ecosostenibilità e smart cities devono entrare a pieno titolo nel vocabolario delle istituzioni e dei cittadini. Il fine ultimo è quello di richiamare uno stile di vita urbano intelligente, vale a dire fare attenzione all’uso delle risorse disponibili nella vita quotidiana e nelle proprio abitudini. Le città sostenibili sono città resilienti, che si adeguano cioè al cambiamento cercando soluzioni economiche e sociali nuove per resistere alle sollecitazioni ambientali e storiche. Negli ultimi anni, innumerevoli sono state le soluzioni innovative volte alla sostenibilità e all’efficienza energetica che hanno portato, con l’impegno di tutte le forze economico, politiche e sociali, alla realizzazione di case, quartieri, villaggi, città sostenibili.
Siamo reduci da una pandemia che ha allontanato per motivi sanitari le persone l’una dall’altra e siamo immersi in una guerra al centro dell’Europa che ci ha riportato agli anni più bui dell’umanità, l’unica via da percorrere è quella di dare maggiore spazio a luoghi, comunità, idee e progetti, esempi di come l’evoluzione tecnologica e quella sociale stanno trasformando l’economia, il lavoro, la società.