Abbiamo intervistato Katherina Ufnarovsky, co-fondatrice di Augmented.City, per scoprire come la Realtà Aumentata e l’inclusione digitale stanno ridefinendo l’esperienza turistica.
In un’epoca in cui le strategie aziendali sono incentrate sul creare valore, siamo curiosi di scoprire come Augmented.City abbia identificato e sfruttato la Realtà Aumentata come strumento strategico per migliorare l’esperienza turistica. Come avete riconosciuto l’AR come elemento essenziale per rendere le esperienze turistiche più immersive e memorabili?
Il Turismo oggi ripone grande attenzione sui seguenti temi: I Costi, La Sostenibilità e la Personalizzazione della propria esperienza.
La AR è da subito diventata una delle tecnologie di maggiore interesse per il settore, perché garantisce il rispetto di questi temi ed aiuta a valorizzare il grandissimo patrimonio storico e culturale grazie alle sue principali caratteristiche: ossia offrire immediatamente all’utente informazioni su ciò che sta osservando.
Inoltre, la nostra tecnologia si è evoluta permettendo di visualizzare oggetti multimediali come immagini o video, ed anche suggestivi contenuti tridimensionali animati, che permettono esperienze immersive e suggestive prima impossibili, mostrando ad esempio ricostruzioni storiche o contenuti immaginari che restituiscono valore alle visite dei nostri centri storici.
Le nostre App sfruttano le potenzialità dei dispositivi mobili personali (smartphone o tablet) senza modificare fisicamente in alcun modo le scene che arricchiscono.
Data l’enorme potenzialità educativa della Realtà Aumentata, potreste illustrarci il vostro punto di vista sull’importanza di diffondere cultura e arte tra le nuove generazioni attraverso la vostra app? In che modo la Realtà Aumentata può, secondo voi, arricchire l’apprendimento culturale e suscitare l’interesse dei giovani per la storia e le tradizioni locali?
Spesso oggi si parla di un disinteresse dei giovani verso l’arte, la storia e la cultura dei nostri luoghi.
Noi non siamo d’accordo con questa tesi. Anzi riteniamo che sia necessario solleticare la curiosità dei giovani parlando loro attraverso un linguaggio più moderno e strumenti a loro familiari.
Le nuove generazioni sono “native digitali” ed hanno grande familiarità con la tecnologia. Per questo offriamo loro contenuti di approfondimento utilizzando la Realtà Aumentata che rappresenta una grande attrattiva per le nuove generazioni.
Infatti come sappiamo l’AR permette anche di poter osservare processi altrimenti difficilmente visualizzabili con metodi formativi tradizionali (ad esempio scene, ricostruzioni storiche, attività produttive oggi non più esistenti).
Augmented.City ha anche promosso corsi di approfondimento di alcune materie didattiche per studenti di scuole di diverso ordine e grado (a partire dalle elementari fino alle superiori) in diverse città italiane.
I risultati sono stati estremamente gratificanti sia per noi che per i docenti che hanno accompagnato gli studenti in questo percorso. Queste nuove tecnologie possono dunque essere un utilissimo strumento didattico formativo che non si sostituisce a quelli tradizionali, ma semplicemente ne potenzia l’efficacia.
Katherina Ufnarovsky, come co-fondatrice di Augmented.City, rappresentate un modello di leadership femminile nel settore della Realtà Aumentata. Data l’associazione comune dell’AR al genere maschile, è notevole vedere una donna alla guida di un’impresa innovativa come la vostra. Potreste condividere le vostre esperienze nell’affrontare la sfida della promozione dell’inclusione delle donne nell’industria dell’AR?
Diverse volte mi hanno rivolto questa domanda. Sinceramente intraprendendo questa nuova sfida non mi sono mai posta il problema delle difficoltà che una donna avrebbe potuto avere in questo settore. In realtà provengo da una esperienza imprenditoriale in ambito IT grazie alla quale ho maturato notevole esperienza nella gestione e nelle relazioni sia all’interno che all’esterno dell’azienda.
L’ IT è legato strettamente alle materie scientifiche dove non esistono differenze di razza, di genere o di età, ma contano solo le competenze. Non ho mai fatto una scelta a priori privilegiando tra i miei collaboratori donne invece che uomini, ma semplicemente privilegiando il merito.
In occasione della Rome Future Week, avete menzionato la presentazione di un caso d’uso specifico. Potreste darci un’anteprima di questo caso e illustrare come intendete presentare con concretezza l’impiego dell’AR al pubblico dell’evento?
La nostra tecnologia può essere declinata a supporto di vari settori di business, non soltanto quello turistico e culturale.
Uno degli esempi è appunto quello della Brand Promotion. Le nostre città sono tappezzate da enormi manifesti e cartelloni pubblicitari, che spesso inquinano la bellezza dei centri storici, ed inoltre possono risultare poco efficaci.
Bene immaginate di poter osservare in Realtà Aumentata un videowall sull’edificio di una piazza che mostra un contenuto promozionale mirato, o la riproduzione di contenuti tridimensionali di prodotti che possono essere poi direttamente acquistati.
Immaginate anche di consentire l’interazione con questi contenuti, rendendo l’osservatore protagonista della propria esperienza. Questa è la nostra idea di Brand Promotion.
Così è nata la collaborazione con il Brand Marta Paolillo che ci permette di mostrare come caso d’uso, la possibilità di promuovere oggetti d’arte come possono essere dei gioielli anche nel centro storico di una città come Roma dove non è sostenibile inserire ingombranti pannelli senza rovinarne la vista.
Per qualunque attività di promozione inoltre è importante valutare il risultato in termini statistici. L’AR è uno dei migliori modelli per fare analisi dei risultati. I concorsi con AR per altro sono molto più divertenti…
Data la rapida evoluzione delle tecnologie di Realtà Aumentata e l’ampia adozione dei dispositivi mobili, come prevedete che Augmented City si adatterà alle nuove tendenze e alle esigenze mutevoli dei viaggiatori nel futuro? Avete in programma di espandere la vostra presenza in altre città e di coinvolgere un pubblico sempre più ampio a livello globale nel prossimo futuro?
Negli ultimi tempi, la realtà aumentata è diventata sempre più popolare nel settore turistico. Ciò è dovuto principalmente al fatto che consente a strutture recettive, attrazioni locali e ad altre attività commerciali di migliorare gli ambienti fisici, incoraggiando i clienti a visitarli.
La Realtà Aumentata può garantire l’immediata disponibilità di molte informazioni h24/7.
Inoltre, una delle chiavi per l’adozione di questa tecnologia nel settore è stato il cambiamento generale degli stili di vita dei consumatori negli ultimi dieci anni.
Tutti hanno già l’abitudine di utilizzare il proprio smartphone, anche quando si viaggia. Quindi l’utilizzo di App di Realtà Aumentata sui telefoni non rappresenta uno stravolgimento delle abitudini.
Augmented City è costantemente a lavoro per estendere la sua presenza nelle città non solo in Italia, ma anche all’estero. Sappiamo bene che presto arriveranno sul mercato dispositivi come smart glasses, a costi più contenuti rispetto a quelli attuali, e con esperienze d’uso moto più confortevole.
La nostra tecnologia è già pronta per essere supportata da questi dispositivi che, secondo noi, rappresenteranno degli acceleratori per la diffusione delle nostre App.
Katherina Ufnarovsky