Nel loro percorso di avvicinamento al mondo del lavoro, gli studenti universitari italiani si trovano di fronte a un dilemma: come possono acquisire esperienze lavorative se ogni offerta di stage richiede già esperienze pregresse?
È un classico caso del cane che si morde la coda – incredibilmente frustrante, ma fortunatamente, ci sono delle soluzioni. E una di queste soluzioni, spesso e volentieri, rappresenta una vera e propria svolta nella vita degli studenti.
È vero, stage e tirocini sono tra le opportunità più richieste dagli universitari per poter mettere in pratica quello che studiano in aula. Ma se l’offerta non soddisfa la richiesta, bisogna ingegnarsi con delle alternative. E se vi dicessimo che esistono delle associazioni no-profit di studenti universitari in cui gli stessi ne assumono il controllo, gestendo progetti manageriali concreti e creando valore per clienti reali?
Da più di 30 anni, Junior Enterprises Italy (JE Italy) opera in questo ambito, rappresentando le 31 Junior Enterprise (JE) sparse sul territorio italiano, di cui 6 solo a Roma. JERO International Consulting è la Junior Enterprise fondata e gestita da studenti della John Cabot University di Roma, ed è anche una delle JE più a stampo internazionale sul territorio italiano.
“Ma che è, una setta?”
Accedere a una Junior Enterprise è una sfida che può essere affrontata, ma non senza la giusta determinazione. Il Consiglio di Amministrazione (CdA) di una Junior Enterprise (JE) si impegna a selezionare i talenti più brillanti e motivati provenienti da diverse facoltà. Tuttavia, essendo un’associazione di studenti per studenti, rappresenta un’opportunità più accessibile per quegli studenti che non hanno ancora avuto la possibilità di accumulare esperienze lavorative.
Nella maggior parte delle JE, il processo di selezione prevede diverse fasi di interviste, seguendo un approccio simile a quello delle società di consulenza, insieme a un periodo di prova.
Se state cominciando a pensare che tutto ciò possa suonare un po’ come una setta, state tranquilli: spesso fanno questa osservazione anche a noi di JERO.
Ma cosa c’è dietro le quinte di questa “setta”?
Caffè, creatività e caos
Rimanere in una Junior Enterprise richiede altrettanta determinazione e spirito d’iniziativa. A seconda dei core business di una JE, questa si può suddividere in diverse aree, tra cui Marketing, Comunicazione, Business Development, Finanza e IT, insieme ad aree fondamentali come Risorse Umane e Commerciale.
Prendiamo ad esempio il caso di JERO, in particolare la sua area Marketing e Comunicazione, che lavora sia internamente che esternamente all’associazione.
La tipica giornata dell’Associatə Marketing & Communications può cominciare con un’intensa sessione di content design su Canva, per proseguire con una presentazione per il corso di digital advertising all’università che presto diventerà un training d’area.
Poi, un caffè al volo con l’Head of Marketing & Communications e qualche altrə Associatə per un briefing sulle strategie promozionali per l’imminente recruitment autunnale. Per concludere in bellezza, c’è un kick-off meeting con un nuovo cliente desideroso di un po’ di social media mananagement.
Facile, no?
Valigia sempre pronta
Vivere da Junior Entrepreneur, tuttavia, non significa solo ed esclusivamente lavoro abbinato allo studio.
Il Network delle Junior Enterprises, una comunità globale con diversi capitoli nazionali, si fonda essenzialmente sulla curiosità e apertura mentale, qualità intrinseche ad ogni Junior Entrepreneur, che agli eventi di Network, in giro per l’Italia e l’Europa, dà il meglio di sè.
Tra company fair, business game, workshop e tavole rotonde, i Junior Entrepreneur esplorano nuove realtà, trovano soluzioni innovative e creano connessioni di valore con lo scopo di accrescere la propria JE ma soprattutto sè stessi.
Il tutto, ovviamente, accompagnato da momenti più goliardici e informali, o anche emozionanti, come serate di gala e premiazioni.
“E tutto il resto?”
Se non fosse ancora chiaro, i Junior Entrepreneur hanno una marcia in più, specialmente nell’essere multitasking.
Quando fai parte di una JE, bilanciare gli impegni lavorativi e accademici diventa una necessità. Infatti, lo scopo principale delle Junior Enterprise è quello di creare un ponte tra le università al mondo del lavoro, e non di sostituirlo; ciò consente ai Junior Entrepreneurs di sviluppare skill che torneranno utili, proprio come il time management, ma anche il senso di responsabilità e la visione strategica.
Tuttavia, non si tratta solo di skill-building e networking.
I numeri parlano chiaro anche in termini di employability: secondo un articolo del Corriere della Sera, il 99% dei Junior Entrepreneurs trova lavoro entro sei mesi dal conseguimento della laurea, contro il 70,1% della media nazionale. Ora, immagina di ottenere tutto ciò lavorando a stretto contatto con coloro che, con molta probabilità, diventeranno alcuni dei tuoi migliori amici a vita.
Quando si tratta di futuro, dobbiamo chiederci esattamente come vogliamo preparare i leader del domani a guidarci attraverso il cambiamento.
Come possiamo garantire loro l’accesso all’esperienza pratica che spesso manca nelle aule universitarie? Come possiamo formare individui pronti a emergere come leader?
E, soprattutto, come possiamo creare un ambiente in cui possano incontrarsi e trarre vantaggio l’unə dall’altrə?
Ad oggi le Junior Enterprise rappresentano la risposta a tutte queste domande. Per tutti quegli studenti universitari che vogliono guidare il cambiamento e hanno bisogno di un punto di partenza, costituiscono l’opportunità giusta al momento giusto.
Da qui, si apre la strada verso un futuro indubbiamente luminoso.
Sara Segat
Senior Marketing Associate presso JERO International Consulting, la Junior Enterprise fondata e gestita da studenti della John Cabot University di Roma. Appassionata di media e industrie creative, alla John Cabot studia Communications con un doppio minor in Entrepreneurship e Creative Writing.