Abbiamo intervistato Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma che quest’anno supporta la Rome Future Week 2024.
Il bando che avete recentemente lanciato, Voucher Digitali Impresa 4.0, mira a incentivare l’adozione di nuove tecnologie nelle aziende. Quali sono gli obiettivi specifici del bando?
Con l’edizione 2024 del bando Voucher Digitali investiamo, ancora una volta, una cifra ingente, pari a 7 milioni di euro, per favorire i processi di trasformazione digitale delle imprese del nostro territorio, aiutando le PMI locali a trasformarsi in aziende globali in grado di competere in maniera efficiente ed efficace sui mercati internazionali. Il bando è particolarmente importante perché assicura alle nostre imprese anche un’adeguata formazione professionale, utile a gestire le nuove tecnologie. La transizione digitale è una necessità ormai irrinunciabile per il nostro sistema produttivo e, dunque, va sostenuta: solo se l’impresa è innovativa cresce e crea sviluppo.
Transizione digitale come sfida ormai irrinunciabile dunque. E cosa ci dobbiamo aspettare su uno specifico aspetto di questa transizione, ovvero l’avvento e l’uso sempre più diffuso dell’Intelligenza artificiale?
L’intelligenza artificiale sarà ormai parte integrante del nostro futuro e in questa fase non sono ancora del tutto chiare le opportunità e i rischi derivanti dalle sue evoluzioni. Il nuovo spaventa sempre e, in particolare, i salti tecnologici sono stati sempre visti con grande apprensione; poi invece hanno creato benessere e posti di lavoro. Pensiamo solo a quanto accaduto con l’avvento di Internet e degli smartphones: due strumenti che hanno modificato radicalmente la nostra vita quotidiana e dei quali oggi non possiamo più fare a meno.
Al nuovo bisogna aprirsi perché il progresso tecnologico e scientifico, se indirizzato al benessere sociale e umano, è utile. Una cosa è certa: è comunque un territorio nel quale le nostre imprese non possono rimanere indietro. Occorre, dunque, aiutarle a prepararsi così che possano essere in grado di cogliere tutte le opportunità legate alle trasformazioni in atto.
In questo senso, occorre rafforzare le connessioni tra i centri del sapere e le realtà produttive. Roma dispone di un grande bacino d’intelligenza: quasi 300mila iscritti alle Università romane e circa 50mila laureati l’anno; oltre 3,6 miliardi di euro la spesa in ricerca e sviluppo nel Lazio (il 14,7% del totale Italia), oltre 1.600 start-up innovative. Ma spesso queste realtà operano in parallelo, mancando quell’incontro che è invece necessario per trasformare il sapere in forza economica. E tra i compiti delle Istituzioni c’è anche questo: far avvicinare il più possibile queste due realtà.
Come si pone la Camera di Commercio di Roma sul fronte dell’innovazione digitale?
La Camera di Commercio, in virtù dell’assegnazione del PID (Punto Impresa Digitale), è impegnata a svolgere il ruolo di facilitatore dell’innovazione. Due sono i canali di intervento della Camera di Commercio in tema di innovazione. Il primo è la diffusione della cultura digitale attraverso la divulgazione, l’integrazione e la contaminazione tra ricerca, impresa e università. Per questo la Camera di Roma organizza Maker Faire Rome, ormai l’appuntamento annuale di riferimento per mostrare l’innovazione “amica”, ovvero come l’innovazione può cambiare in meglio la società, ma anche le nostre vite e fare il punto sullo stato dell’innovazione in Italia e in Europa.
L’altro canale di azione è il sostegno economico, in particolare nei confronti delle piccole imprese che spesso non possiedono le risorse e la dimensione utile per investire in maniera continua e strutturata in ricerca e innovazione. Attraverso il sostegno economico cerchiamo di favorire l’innesco di processi virtuosi di innovazione e il bando Voucher digitali Impresa 4.0 ne è un esempio concreto.
Ha accennato alla Maker Faire Rome che la Camera di Commercio organizza ormai da 12 anni. Un evento di successo che si è trasformato nel tempo. Cosa rappresenta ora?
Maker Faire Rome è testimonianza di come la creatività e la forza delle idee possano generare modelli innovativi grazie alla contaminazione e divulgazione di singole iniziative e progetti brillanti. Favoriamo la cultura dell’Open Innovation consentendo al sistema produttivo di ricorrere a idee, soluzioni, strumenti e competenze tecnologiche che arrivano dall’esterno e dal basso, attraverso una connessione virtuosa tra innovatori, creativi, startup, aziende, studenti, università e istituti di ricerca.
La Camera di Commercio di Roma agevola questo processo avvalendosi anche del prezioso impegno di tutti i partner che hanno condiviso con noi questo tipo di lavoro. Quest’anno la Maker Faire Rome torna al Gazometro Ostiense dal 25 al 27 ottobre: una manifestazione che cresce costantemente nei numeri e nei contenuti proposti. Restiamo più che mai convinti che l’innovazione è una sfida irrinunciabile e decisiva per creare nuovi modelli di lavoro e di sviluppo che cambieranno, in meglio, il nostro modo di vivere.