Spesso si dice che il mondo delle Università è poco attento alle dinamiche della società civile, avulso dal contesto, troppo attento ad un’autocelebrazione delle proprie competenze.
L’iniziativa RFW ha rovesciato completamente questo paradigma e ha fatto capire che le Università romane hanno un assoluto bisogno di confrontarsi con i giovani e la cittadinanza, nei termini più ampi possibile.
Nel mio piccolo ho cercato di dare un contributo coinvolgendo le due Università nelle quali sono docente.
Alla Facoltà di Economia dell’Università di Roma Tor Vergata ho animato, in qualità di docente di Tor Vergata e di CEO di Management Innovation, insieme ai Proff. Corrado Cerruti, Natalia Gusmerotti e Sabrina Corrieri, un hackathon tra un gruppo di studenti.
Questa iniziativa, rivolta agli studenti della Triennale di Tor Vergata, non solo di Economia ma di tutte le discipline presenti in Ateneo, ha avuto l’obiettivo di sviluppare delle app sull’innovazione sostenibile in particolare nel settore della mobilità sostenibile utilizzando il Design Thinking e alcuni sistemi di Artificial Intelligence.
Nei primi giorni della settimana della RFW sono stati introdotti i temi dell’innovazione sostenibile, dell’innovazione digitale e le piattaforme low-code, e le tecniche di Design Thinking.
È stato inoltre introdotto il concetto di un utilizzo etico degli strumenti di AI generativa, a partire dal più noto tra questi: ChatGPT.
È stata un’attività molto coinvolgente e formativa, sia per gli studenti che per i docenti, ed è servita ad introdurre questi temi nel corso di Economia e Gestione dell’Innovazione che è iniziato nei giorni subito successivi alla RFW.
All’Università Internazionale di Roma (UNINT) è stato organizzato l’11 settembre un convegno pubblico dal titolo “Educazione e clinica attraverso la Realtà Virtuale” che ha rappresentato un’opportunità per immergersi in un mondo virtuale e sperimentare nuovi tool per l’insegnamento.
I relatori hanno presentato le applicazioni VR all’avanguardia nel campo dell’apprendimento delle lingue e della promozione del benessere mentale.
Durante il workshop, è stato possibile provare personalmente queste applicazioni e acquisire competenze didattiche di realtà virtuale da poter integrare nel proprio lavoro scolastico. Sono stati utilizzati dei visori per la realtà virtuale di ultima generazione per l’educazione clinica e scoprire le potenzialità di questa tecnologia nella didattica immersiva.
Dopo i saluti di Fabio Bisogni, Vicepresidente UNINT, ci sono stati gli interventi di Alessandro Frolli, neuropsichiatra infantile, Marco Romano, Esperto di mixed reality, Angelo Rega, Responsabile laboratorio di Metodologie Educative e Tecnologie dell’Apprendimento – MetaLab – centro di riabilitazione Neapolisanit, Tricia Thrasher, Research Manager di Immerse, Alessandro Aloisio, esperto di Intelligenza Artificiale e ha concluso Claudio Russello, esperto di interpretariato.
All’evento, svoltosi nell’aula magna dell’Università, hanno partecipato direttamente oltre un centinaio tra studenti e docenti UNINT e alcune decine collegati in streaming.
Queste esperienze così ben riuscite mi confermano la validità della formula Rome Future Week® e mi auguro che esperienze come queste si possano ripetere negli anni prossimi.