Entro il 2024 a Roma entreranno in funzione i taxi volanti. Non è Blade Runner, ma realtà in rapido avvicinamento, almeno da quanto assicura UrbanV, la startup che sta costruendo il primo vertiporto della Capitale, a ridosso dell’aeroporto di Fiumicino, all’interno della sandbox di Pianabella.
La notizia circola già da un po’, con un hype salito alle stelle dopo il primo test del Volocopter 2X della tedesca Volocopter, partner di UrbanV in questa avventura.
Era ottobre 2022. La novità in questo caso riguarda la conferma delle tempistiche dei voli verticali con passeggeri. L’occasione è stata la recente Rome Drone Conference, organizzata lo scorso 5 dicembre presso l’Università Europea di Roma. Se tutto andrà come previsto, i primi voli commerciali, che collegheranno il centro città all’aeroporto di Fiumicino, prenderanno il via a dicembre 2024, giusto in tempo per il Giubileo.
Ancora non è chiaro dove sarà collocato il primo vertiporto all’interno dell’area urbana, ma secondo la stampa locale pare sia parco Piccolomini la location prescelta. Di certo, seguendo quanto presentato alla conferenza romana da Federico Marini, Vertiport Operations Specialist di UrbanV, l’attuale progetto prevede una serie di vertiporti da attivare all’interno del GRA entro il 2027. Con l’ambizione di collegare poi anche tutti gli altri capoluoghi di provincia del Lazio (Viterbo, Latina, Frosinone e Rieti) entro il 2030.
Roma è la città capofila per la startup UrbanV, contemporaneamente al lavoro per creare vertiporti anche in altre aree geografiche: Bologna, Venezia e la Costa Azzurra francese.
I vertiporti serviranno per trasportare passeggeri sia su veicoli elettrici a decollo verticale (eVTOL), sia su aeromobili a guida autonoma (UAS). Anche altre città italiane stanno scommettendo su questa innovazione: Milano vuole aprire il primo vertiporto per il traffico passeggeri a Malpensa, con l’obiettivo di renderlo operativo in tempo per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina (2026).
Senza dimenticare le sfide comuni poste da questa nuova frontiera della mobilità:
“Le questioni da risolvere sono principalmente tre – sintetizza Federico Marini – La prima riguarda l’integrazione con il traffico aereo già esistente a ridosso dei grandi aeroporti. La seconda l’identificazione delle rotte in ambito urbano, visto che molte città hanno aree con divieti di sorvolo. L’ultima riguarda la necessità di individuare nuovi corridoi aerei, che possano essere utilizzati da questa innovativa tipologia di trasporto passeggeri”.
Interessati al futuro dei taxi volanti, abbiamo raggiunto per RFW lo stesso Federico Marini di UrbanV per alcune domande di approfondimento.
Del tipo: siamo pronti al decollo? Le sue risposte le trovate di seguito.
A che punto siamo con i taxi volanti per il trasporto passeggeri? Quando arriveranno i droni a guida autonoma?
“Nel mondo occidentale, durante il 2024 vedremo le prime certificazioni degli eVTOL, cioè veicoli elettrici a decollo e atterraggio verticale. – risponde Federico Marini, Vertiport Operations Specialist di UrbanV – A seguire ci sarà il lancio dei primi servizi commerciali su piccola scala. Tutti gli eVTOL attualmente in fase di certificazione in Europa, USA e nelle principali giurisdizioni occidentali sono a guida pilotata, affidata ad un pilota professionista certificato. La guida autonoma è all’orizzonte, ma con ogni probabilità non vedremo droni autonomi con a bordo passeggeri prima della fine del decennio attuale o per l’inizio del prossimo.
Quali sono gli operatori e le nazioni più avanzate su questo fronte?
“Tra i produttori di veicoli, Volocopter e Joby sono i produttori ad oggi ritenuti più avanti nel processo di certificazione e industrializzazione dei loro prodotti. A livello mondiale, l’Italia è tra i paesi più avanzati, grazie proprio agli sforzi congiunti di UrbanV e Volocopter che, con la supervisione dell’ENAC, ente regolatore che sta facendo da pioniere in questo settore, contano di portare la mobilità aerea avanzata in Italia già entro la fine del 2024”.
A quanto pare potremmo avere a Roma un servizio di taxi volanti per il trasporto passeggeri già nel 2024. Come funzionerà?
“La prima tratta verrà operata dall’aeroporto di Fiumicino al centro di Roma. Vogliamo fornire un’alternativa di mobilità sostenibile veloce, facile e sicura. Auspichiamo di operare la prima tratta entro la fine del 2024 per poi essere pienamente operativi all’inizio del 2025, anno del Giubileo. UrbanV, insieme ad Aeroporti di Roma, sta sviluppando i vertiporti di partenza e destinazione (i primi di una rete più ampia che sarà sviluppata negli anni successivi), mentre Volocopter si occuperà di offrire il volo a bordo del suo veicolo, il VoloCity”.
Quali infrastrutture servono a livello cittadino per l’atterraggio e per il decollo?
“I vertiporti sono il core business di UrbanV. Si tratta delle infrastrutture necessarie all’atterraggio e decollo degli eVTOL e per la discesa e salita dei passeggeri. Si tratterà di piccoli nodi di infrastruttura aeronautica e di mobilità urbana, sofisticati dal punto di vista della passenger experience offerta, sviluppata intorno alle necessità dei passeggeri. I progetti di UrbanV saranno tutti sviluppati nel rispetto dei più alti standard di sostenibilità”.
A livello normativo siamo pronti per lanciare un servizio del genere?
“A livello europeo, l’EASA, la European Aviation Safety Agency, si sta occupando di regolamentare il nascente settore della mobilità aerea avanzata. Nel contesto europeo, l’Italia è tra i paesi più avanzati per i progressi già fatti in ambito regolatorio relativamente a questa nuova forma di mobilità. Questo grazie all’impegno e alla visione di ENAC, che consentirà all’Italia di arrivare pronta all’appuntamento con il possibile lancio delle operazioni già a fine 2024”.
Quanto potrebbe costare un taxi volante per andare in aeroporto?
“Nei primi anni, è plausibile aspettarsi che il costo di un volo a bordo di eVTOL sia più costoso rispetto a quello alla stessa tratta effettuabile su un taxi o NCC – conclude Marini – Sarà comunque e sin da subito un costo più accessibile, rispetto al prezzo di un volo in elicottero su distanze paragonabili. Nel tempo, però, prevediamo che il trasporto a bordo di eVTOL diventi sempre più accessibile dal punto di vista economico, grazie alla scala crescente delle operazioni a livello globale, agli sviluppi attesi in materia di batterie al litio, ma anche alle caratteristiche tipiche della mobilità elettrica, che garantiscono costi operativi e di manutenzione molto inferiori rispetto ai mezzi con combustione interna”.
Ultimo argomento, ma non per importanza, la Rome Drone Conference è stata anche l’occasione per fare il punto sul mercato della mobilità aerea avanzata in Italia, settore dato in forte crescita da qui al 2030, quando dovrebbe raggiungere il valore complessivo di 1,85 miliardi di euro. Parliamo di un 4x rispetto all’attuale valore di 490 milioni. A fare la parte del leone dovrebbero proprio essere i droni e i nuovi velivoli elettrici a decollo verticale.
Nel dettaglio, tra sette anni, è prevista una netta crescita del mercato dell’acquisizione di immagini e dati (dai 264 milioni di euro nel 2023 ai 720 milioni del 2030), del trasporto passeggeri (da 13 a 590 milioni), della difesa (da 139 a 330 milioni), della movimentazione di merci (da 68 a 195 milioni) e del lavoro aereo (da 6 a 15 milioni).
Questa è la fotografia che emerge dal report “Advanced Air Mobility – Italian Market Study & Recommendations for the National Ecosystem”, curato dall’agenzia di consulenza PwC.
Se volete approfondire il tema della mobilità aerea urbana, qui trovate la registrazione di una parte dei lavori della Rome Drone Conference, inclusa la presentazione di UrbanV: https://www.youtube.com/watch?v=YSVgptstGLM
Mentre a questo link (https://aamrealityindex.com/aam-reality-index) trovate un ranking aggiornato degli operatori del settore a livello internazionale, sia lato velivoli elettrici, sia lato infrastrutture.
Luca Francescangeli