Negli ultimi anni, l’esplosione delle piattaforme e-commerce nel settore dell’abbigliamento ha rivoluzionato il modo in cui le persone acquistano vestiti. Grazie alla comodità dello shopping online, alla vasta gamma di scelte e alla personalizzazione delle esperienze d’acquisto, i consumatori hanno abbracciato sempre più questa modalità di acquisto, spingendo brand e rivenditori a investire massicciamente nella loro presenza digitale e nell’esperienza utente. Questo fenomeno ha ridefinito il panorama della moda, introducendo nuove sfide e opportunità per l’industria.
Parallelamente al notevole successo, le piattaforme di e-commerce hanno registrato un aumento esponenziale dei tentativi di frode, sia da parte di clienti non genuini che da vere organizzazioni criminali. Questi tentativi vanno dall’ottenimento di rimborsi ingiustificati, al riciclaggio di denaro e alla vendita di merce contraffatta, abusando del diritto di reso previsto dalle piattaforme.
Per rispondere a queste nuove minacce ibride, ELIS Innovation Hub ha supportato uno dei più importanti brand di fashion retail nel creare una vera e propria task force di corporate intelligence. L’obiettivo è stato quello di garantire la sicurezza dell’intera azienda dalle frodi, mediante l’implementazione di un modello organizzativo ibrido. Questo modello monitora gli ordini, i resi e i fornitori sospetti al fine di proteggere lo stock da articoli contraffatti e ridurre le perdite derivanti da abusi nei pagamenti in contrassegno o da rimborsi non appropriati per resi non conformi.
Simultaneamente viene condotta un’attività di brand protection basata su un monitoraggio continuo degli asset di proprietà intellettuale con il duplice fine di:
- intercettare i siti di phishing, che copiano layout, policy o immagini facendo screaping dai siti del brand;
- individuare canali di vendita non autorizzata o contraffatta attraverso piattaforme marketplace e social media.
Questo monitoraggio è propedeutico all’attività di law enforcement che viene fatto dal team legal per la rimozione dei contenuti non legittimi e lo spegnimento dei siti cosiddetti fake.
Il modello organizzativo ibrido elaborato insieme ai consulenti EIH ha previsto:
- una mappatura dei cluster comportamentali relativi alle frodi
- un’ottimizzazione del processo di controllo dei resi in funzione antifrode
- la definizione di un sistema di monitoraggio di account sospetti
- la definizione di strategie di contrasto e mitigazione dei rischi
- attività di change management cross area sulle attività di business maggiormente impattate dalle frodi (customer care, logistic, legale, security)
- sviluppo di una piattaforma di Brand Protection per l’individuazione e la rimozione delle minacce.
Dal punto di vista operativo la task force ha utilizzato metodologie di intelligence per la raccolta, l’analisi e l’utilizzo di informazioni provenienti sia dai propri sistemi interni sia da fonti aperte e pubbliche disponibili su internet e in altre fonti non classificate (OSINT). L’obiettivo di questa fondamentale attività di intelligence che viene condotta è quella di prevenire l’emergere di nuovi pattern di frode incrociando dati su account, indirizzi fisici, indirizzi IP, hosting providers, sistemi di pagamento, informazioni sui device utilizzati dagli account frodatori.
Valerio Lalli