In un mondo del lavoro sempre più frenetico e competitivo, la gentilezza si rivela una chiave vincente per costruire un ambiente di lavoro positivo e stimolante in cui le persone si sentano realmente connesse, motivate e serene. Questo maggiore benessere del team genera spontaneamente migliori performance professionali e, di conseguenza, una produttività crescente.
Già, ma da dove iniziare per avere questi risultati?
La leadership gentile come propulsore di cambiamento
La saggezza popolare ci dice che gli errori sono a cascata e che le cause di un comportamento sbagliato di una persona in ambito lavorativo vanno molto spesso ricercate in chi ricopre posizioni di maggior rilievo: il cattivo esempio viene di solito dall’alto. Ma anche lato collaboratori lamentarsi e scaricare totalmente la responsabilità del proprio operato sul capo non è né corretto, né sano: anzi diciamo pure che è piuttosto dannoso e contribuisce ad alimentare il problema.
Poco male direi: individuare il problema è già parte della soluzione. Tutti possiamo dare il nostro contributo per migliorare il clima aziendale. Bene. È un buon punto da cui partire. Ma come fare per invertire la rotta?
Se è vero che risolvere un problema è sempre frutto di un’assunzione di responsabilità delle parti coinvolte, di un maggiore dialogo e apertura alla comprensione una verso l’altra, è anche vero che qualcuno dovrà pur fare il primo passo e dare l’esempio è compito dei vertici aziendali. Dunque, è dalle prime linee aziendali che bisogna ripartire per disinnescare un circolo vizioso e generarne uno virtuoso a beneficio di tutti.
Che cos’è la leadership gentile
La leadership gentile è uno stile di leadership rivoluzionario che si contrappone ai modelli autoritari del passato, basati su comando e controllo e rappresenta un nuovo paradigma per le aziende pronte a cogliere la preziosa opportunità di acquisire ed alimentare nuovo valore alle proprie risorse umane.
Non più gerarchie rigide e diktat autoritari, ma dialogo aperto, ascolto profondo e coinvolgimento attivo.
La leadership gentile si fonda sull’empatia, sulla comprensione e sulla valorizzazione di ogni individualità, creando un ambiente di lavoro collaborativo, motivato e sereno che pone al centro l’essere umano e il suo benessere, aprendo la strada a un futuro del lavoro più inclusivo, sostenibile e proficuo.
Il leader gentile è un coach, un mentore che sa ispirare e motivare il proprio team attraverso la fiducia, il rispetto e l’empatia creando un ambiente lavorativo più sicuro, inclusivo e performante.
Non si tratta solo di un’utopia idealistica, ma di un modello concreto con risultati tangibili.
Gli effetti della leadership gentile
- Aumento della produttività e della creatività: un clima positivo e di fiducia stimola il coinvolgimento e l’entusiasmo dei dipendenti, favorendo l’innovazione e la ricerca di soluzioni creative.
- Migliore gestione dello stress e del burnout: la cura del benessere individuale riduce i livelli di stress e favorisce un equilibrio tra vita lavorativa e privata.
- Attrazione e fidelizzazione dei talenti: le nuove generazioni sono sempre più attente a valori come la sostenibilità e l’inclusione, e la Leadership Gentile rappresenta un modello di riferimento in linea con queste esigenze.
Ma l’obiettivo più alto di un leader gentile è formare nuovi leader gentili capaci di guidare con altrettanta empatia, rispetto e responsabilità, dando così il proprio massimo contributo a diffondere questa cultura e ad accompagnare le aziende in questo fondamentale processo di cambiamento.
La leadership gentile nella società e nel mondo del lavoro
La leadership gentile non si limita alle grandi aziende. Può essere applicata con successo anche in piccole e medie imprese, nelle organizzazioni non profit e nel mondo della scuola. La formazione di una nuova generazione di leader gentili, oltre a quella per manager, imprenditori, team leader e aspiranti manager, è fondamentale per trasformare il mondo del lavoro e la società in toto.
La leadership gentile infatti non si limita alle mura aziendali, ma si estende all’intera società ed è di fatto un’opportunità per costruire un futuro migliore: un invito a rimettere al centro l’uomo, con i suoi valori e le sue emozioni, per creare un ambiente di lavoro più umano e sostenibile e un mondo più sereno e fertile in cui crescere, vivere e lavorare.
La leadership gentile non è dunque una moda passeggera, ma una vera e propria rivoluzione culturale che sta prendendo piede in tutto il mondo. Un modello che ci proietta verso un futuro di connessioni, prospettive e benessere per tutti.
Roma, con la sua storia millenaria e la sua vocazione all’innovazione, può giocare un ruolo chiave in questo cambiamento epocale: ne parleremo molto alla Rome Future Week® 2024 dal 16 al 22 settembre 2024!
Cynthia Raffaelli