SACE, il Gruppo assicurativo-finanziario italiano controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, specializzato nel sostegno alle imprese e al tessuto economico nazionale, sarà partner della Rome Future Week 2024.
Per l’occasione, abbiamo avuto il piacere di intervistare Antonio Frezza, Chief Marketing & Communications, Sales PMI & Property Management Officer.
SACE è la società controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze focalizzata sulla crescita delle imprese in Italia e nel mondo. Come lavora nello specifico?
Da quasi 50 anni lavoriamo insieme alle imprese per supportare la loro competitività in Italia e nel mondo. Lo facciamo attraverso le nostre soluzioni assicurativo-finanziarie, che includono garanzie finanziarie, assicurazioni dei crediti, cauzioni, factoring. Strumenti che consentono alle imprese di aumentare la loro competitività realizzando investimenti e progetti e di ampliare il loro business in Italia e nel mondo. Non solo, supportiamo le imprese anche con una serie di iniziative di accompagnamento, creando conoscenze e relazioni. Attraverso i nostri programmi SACE Education e SACE Connects, rafforziamo la formazione di manager e imprenditori su export, green e innovazione e aiutiamo le imprese a incontrare nuovi partner commerciali attraverso incontri di business matching.
Negli ultimi anni la flessibilità è diventata un aspetto importante dell’esperienza lavorativa e SACE ha risposto prontamente a questo cambiamento abbracciando una nuova organizzazione del lavoro. Cosa avete fatto in merito?
Abbiamo implementato un nuovo modello organizzativo improntato su flessibilità e fiducia: Flex4Future. Si tratta di un potentissimo set di strumenti di flessibilità che crediamo possano amplificare l’equilibrio tra libertà e accountability, tra benessere e produttività. Con Flex4Future abbiamo messo a disposizione di tutti i dipendenti SACE tutte le forme di flessibilità esistenti nel mondo del lavoro moderno. Le SACE People possono scegliere quando e dove lavorare in base agli obiettivi del loro team e dell’azienda. Per fare questo abbiamo eliminato timbrature e limiti allo smart working e introdotto un day off extra alla settimana, concedendo una grande flessibilità e autonomia ai dipendenti.
Ricerche autorevoli hanno confermato che in Italia sono sempre di più le aziende che hanno accolto le opportunità dell’IA per migliorare i propri processi, addirittura siamo oltre la media europea. In che modo SACE ha fatto da apripista nel suo settore?
Abbiamo introdotto in maniera diffusa l’utilizzo dell’IA all’interno della nostra organizzazione, sfruttando le sue potenzialità con l’obiettivo di migliorare l’efficienza dei processi interni e offrire servizi sempre più flessibili a veloci per le imprese. Il nostro obiettivo è quello di automatizzare le operazioni ripetitive, consentendo di liberare tempo per attività a maggior valore aggiunto.
Come incoraggiate le imprese italiane a fare innovazione e a diventare innovative? Avete programmi o iniziative specifiche che supportano lo sviluppo di nuove tecnologie e modelli di business in questo senso?
Innovazione e sostenibilità sono due leve strategiche per la competitività delle imprese nel lungo periodo. Il nostro obiettivo è di supportare sempre più imprese nella loro doppia transizione, sostenibile e digitale, e tutte le nostre soluzioni utili in questa direzione sono disponibili sul nostro portale SACE ESG Hub. All’interno di ESG Hub abbiamo poi attivato una serie di offerte esclusive per gli 11 settori del futuro che abbiamo identificato – dall’economia circolare, alla bioeconomy, alla manifattura 4.0, all’edilizia sostenibile, fino alla blue & silver economy – che sono strategici per la crescita sostenibile del nostro Sistema Paese.
In base alla vostra esperienza, quali sono i principali ostacoli che le nostre PMI incontrano quando cercano di espandersi all’estero? E SACE come le aiuta a superarli?
Tra servizi assicurativo-finanziari e iniziative di accompagnamento, oggi serviamo più di 50mila imprese, la quasi totalità PMI e puntiamo a raggiungerne 65mila entro il 2025. Dalla nostra esperienza, le PMI hanno una buona proiezione internazionale: un’impresa esportatrice su due in Italia è una PMI. Hanno bisogno di approcciare i mercati esteri in un modo strutturato, partendo dalla conoscenza degli stessi e degli strumenti che hanno a disposizione per aumentare la loro competitività e mitigare i rischi. Inoltre, per poter cogliere il maggior numero di opportunità commerciali, hanno bisogno di creare contatti e relazioni con buyer esteri e di entrare a far parte delle catene globali di fornitura. È per questo che offriamo iniziative di accompagnamento (formazione, business matching) che hanno proprio l’obiettivo di fornire alle PMI un set di strumenti per poter approcciare i mercati esteri con più consapevolezza. Complessivamente attraverso le iniziative di accompagnamento SACE Connects e SACE Education abbiamo raggiunto ad oggi oltre 22mila PMI.
Qual è il vostro punto di vista sui grandi eventi come la Rome Future Week che danno spazio, voce e risonanza alle aziende che operano nel contesto dell’innovazione?
Eventi come la Rome Future Week sono fondamentali per accendere un faro sul mondo delle startup e dell’innovazione e siamo felici di esserne main partner e di mettere a disposizione la nostra piattaforma SACE ESG Hub come punto di riferimento e incontro per supportare strategie di crescita innovative e sostenibili.