In un mondo che tende e dovrebbe tendere sempre di più ad applicare in ogni settore l’economia circolare per abbattere lo spreco di ogni genere di risorse, dobbiamo e possiamo prima di tutto abbattere lo spreco dei saperi proponendo una concreta, pacifica, travolgente e fattibilissima rivoluzione culturale passando da una sterile logica del possesso ad una fertile, virtuosa e concreta logica dell’accesso delle e alle conoscenze di ogni membro della collettività.
Quando sei in metro nell’ora di punta tra tutto quel fiume di persone, quando guidi la sera e vedi le finestre illuminate delle case o ti affacci dalla tua per fumare una sigaretta, quando sei alla fila all’ufficio postale, quando vedi le file di turisti davanti al Colosseo, quando sei una tra le migliaia di persone sugli spalti dello stadio Olimpico per una partita di calcio o per un concertone, quando ti aggiri in qualche centro commerciale di periferia, quando quando quando…quante altre occasioni di vita ci sono ora dopo ora per pensarci su, guardarti intorno e renderti conto che siamo un mosaico di contenuti culturali in cui ognuno è un tassello fondamentale e interconnesso con tutti gli altri?
Che impatto può portare nel mondo con il suo bagaglio di conoscenze la persona con cui incrocio lo sguardo in autobus. E io per lei?
Mettere in autentica condivisione i percorsi di studio e di vita di ogni persona in una modalità di prossimità che recupera il valore dell’incontro autentico tra esseri umani può benissimo essere l’autentica innovazione per il presente e futuro della nostra città, perché il motore primo dell’innovazione è la curiosità, una sana e smisurata curiosità, che parte prima di tutto dalle persone, senza le quali non ci sarebbe alcun tipo di macchina e tecnologia.
La rivoluzione culturale dei saperi condivisi – dando tutta nuova vita, voce e valore alle tesi di laurea e ad ogni altra esperienza di apprendimento della nostra esistenza – è molto più fattibile, divertente e virale di quanto possiamo immaginare ed ne può prendere parte attivamente perché come diceva Mozart “Viviamo per imparare e illuminarci l’un l’altro”.
L’appuntamento è alla Biblioteca Europea in Via Savoia 13 con l’innovativo format “STESI DALLE TESI – Il Filo Magico che Connette Persone e Saperi per sperimentare insieme, attraverso un gomitolo colorato, come il diritto allo studio oltre che un diritto deve e può essere un concreto valore a vantaggio reciproco.
Non una presentazione piena di slide, non una conferenza frontale, non un esame, non un networking in cui bere litri di formalismi e falsa spontaneità ripetendo e ascoltando a iosa lo stesso disco preimpostato di presentazioni, bensì una Festa, una Festa del Bel Sapere, semplice e giocosa in cui potrai sorprenderti di quanto interesse possono suscitare conversazioni informali sulle più svariate tesi di laurea di ogni epoca e argomento tra persone sconosciute che potranno diventare molto importanti per te e tu per loro!
FIDATI, FATTI SORPRENDERE, ACCOGLI L’INVITO E PARTECIPA!
Adriana Migliucci