Con oltre cento anni di storia, Atac è l’azienda di trasporto pubblico a Roma e rappresenta il primo operatore della mobilità urbana in Italia, oltre ad essere una delle più grandi realtà a livello europeo.
Dal centro storico alla periferia, la rete di Atac copre un territorio di 1.300 km² con una flotta di oltre 2.100 veicoli compresi i treni della metropolitana (di cui 1996 mezzi di superficie, tra autobus, tram, filobus, vetture elettriche); la lunghezza complessiva della rete di superficie è di 1.846 Km e di 59 Km quella della linea metropolitana. Atac trasporta in media ogni anno oltre 940 milioni di passeggeri, tra i quali circa 3 milioni di residenti in città, oltre a pendolari, city users e turisti (oltre 58 milioni presenti ogni anno).
Atac è mobility partner della Rome Future Week 2024 e per l’occasione abbiamo intervistato Giovanni Macchiaverna, Direttore Servizi di Superficie.
Come sarà il trasporto pubblico romano nel prossimo futuro? A quali progetti state lavorando?
Atac sta attuando, insieme all’Amministrazione, una vera e propria trasformazione del prodotto trasporto, sta ripensando e riprogettando l’intera offerta a partire dall’erogazione del servizio, alle infrastrutture, fino ai canali di vendita, per un valore complessivo dei progetti gestiti pari a oltre 1 miliardo e 300 milioni euro. Il cambiamento in atto, possibile grazie anche alla disponibilità dei Fondi Giubileo 2025 e PNRR, è già tangibile e si può misurare attraverso i risultati raggiunti in questi ultimi due anni e i progetti in corso.
Solo in questo ultimo anno abbiamo progettato, condotto e affidato diverse e complesse gare pubbliche, per centinaia di milioni di euro, dimostrando che Atac è oggi in grado di attrarre il mercato. A differenza di alcune grandi metropoli, comparabili a Roma, dove la linea di forza è il trasporto su ferro, la maggior parte della città si sposta con il trasporto pubblico su gomma. Il trasporto di superficie, infatti, muove oggi circa il 70% dei nostri passeggeri.
Oggi in città circolano circa 1400 mezzi di superficie, il piano acquisti ha previsto l’ingresso di 1.057 autobus entro 2026, dei quali il 40% sarà Full Electric, finanziati dal PNRR, che andranno a sostituire progressivamente le vetture più vetuste, con una età media della flotta che si abbassa dagli attuali 7 anni (nel 2018 eravamo ad oltre 12 anni) ai 5 anni nei primi mesi del 2025, con una flotta quindi più moderna, performante ed efficiente.
Per quanto riguarda i tram nel 2023 abbiamo aggiudicato la gara da oltre 450 Milioni di euro – tra le più importanti d’Europa – per l’acquisto di 121 nuovi tram bidirezionali da 33 metri. La fornitura dei primi 40 convogli inizierà ad arrivare a giugno del 2025 a cui si aggiunge la riqualificazione in corso della rete esistente e l’importante riconversione funzionale e logistica del Deposito di Porta Maggiore, snodo centrale del servizio tranviario e che risale a oltre 1 secolo fa, per accogliere la nuova flotta tram. Due interventi fondamentali che consentiranno di avere, entro dicembre di quest’anno, una rete più efficiente e rinnovata.
Per quanto riguarda la Metropolitana, grazie ai fondi Giubileo 2025 arriveranno 36 nuovi treni che saranno immessi nelle linee A e B e che, aggiungendosi agli attuali in corso di revisione programmata sulla Linea B, a regime ci porterà, già entro la fine del 2024, a massimizzare l’impiego dei treni disponibili e migliorare la frequenza.
In corso la riqualificazione dell’intero armamento della storica Linea MA, che prevediamo di terminare entro dicembre 2024 che consentirà di avere una rete più moderna ed efficiente e il rinnovo e/o sostituzione degli impianti di traslazione, scale mobili e ascensori, su tutte e tre le linee metro. Con lo stanziamento di 5 milioni di euro che abbiamo dedicato alla manutenzione degli impianti sulla metro A, utilizzando parte dei fondi Giubileo, abbiamo quasi terminato le attività di revisione speciale programmate.
Prevediamo di raggiungere, entro fine anno, la quota del 95% di impianti funzionanti, sulle tre linee metro, ovvero lo standard qualitativo rispetto al numero di impianti che abbiamo e al funzionamento h/servizio.Alla riqualificazione strutturale, si aggiunge il progetto di restyling di tutte le 27 stazioni che, con un project financing molto sfidante e grazie a parte dei fondi Giubileo, consegnerà alla città entro il 2026 stazioni completamente rinnovate. Spagna, Ottaviano e Cipro saranno pronte entro la fine dell’anno.
A che punto è la diffusione della flotta elettrica?
La flotta bus è in trasformazione e sempre più green. ATAC ha già in atto il 33% di percorrenze complessive effettuate con flotta elettrica (tra Metro, Tram, bus e Filobus), pertanto parlare di trasformazione sostenibile della flotta non significa solamente la sostituzione di bus di un tipo (endotermico) con un altro tipo (elettrico), ma significa realizzare un innesto su una rete di base già esistente (fatta di SSE, Cabine, Cavi, Rete aerea di TE) con nuove infrastrutture che andranno a coniugare e potenziare quelle esistenti.
La percentuale del 33% è in aumento con il progressivo rinnovo della flotta, che porterà, come già detto, nei primi mesi del 2025, l’età media del parco a 5 anni.
Il motore ecologico sul quale puntiamo è una combinazione di elettrico, metano e ibrido, con una graduale e costante diminuzione della quota di bus a gasolio, che al termine di questa prima transizione sarà ormai residuale. I bus elettrici, sommati ai tram di nuova generazione che abbiamo acquistato, ai filobus e al servizio metro consentirà di avere una flotta che produrrà una parte importante del proprio servizio con mezzi a basso o nullo impatto ambientale.
Il piano generale prevede l’arrivo complessivo, entro il 2026, di oltre 1000 nuovi bus, dei quali il 40% full Electric. Di questi più del 95% arriverà entro il 2025 e il restante 5% nel 2026.
Nel 2025 il deposito bus Portonaccio sarà la prima rimessa “full green” pronta ad accogliere i nuovi bus elettrici Atac. Abbiamo infatti aggiudicato la gara da 47 milioni di euro, finanziata con fondi PNRR, per la realizzazione di 331 punti di ricarica che, oltre a Portonaccio, consentiranno l’elettrificazione dei depositi di Grottarossa, Tor Sapienza e Trastevere.
Alla fine dei lavori, prevista per giugno 2026, i quattro depositi potranno ospitare gli oltre 400 bus elettrici acquistati da Atac e in consegna a partire dai primi mesi del 2025, in concomitanza con la predisposizione di Portonaccio.
In vista del Giubileo Atac ha iniziato un rinnovamento importante sia delle flotte che delle infrastrutture. Come sta andando? E quali sono le previsioni e le novità per il prossimo anno?
Saranno più di 30 milioni le persone che, secondo le stime, arriveranno per il Giubileo 2025 tra pellegrini e turisti che verranno a visitare la nostra città. L’Azienda, come in altre occasioni di grandi eventi, si sta impegnando per un rinnovamento importante.
Oltre ai nuovi mezzi ibridi già arrivati nel 2024, ai nuovi bus elettrici previsti per il 2025, ai nuovi tram, ai nuovi treni della metropolitana e alla riqualificazione strutturale delle stazioni moderne di cui abbiamo già parlato, tra le novità in tema di accoglienza, il nuovo “ATAC POINT”, che si troverà nel rinnovato Capolinea di Piazza dei Cinquecento, per fornire servizi non solo di vendita dei titoli di viaggio ma anche informazioni sulla rete di trasporto ai milioni di pellegrini in arrivo oltre che a residenti e turisti.
Per semplificare l’esperienza di acquisto saranno a disposizione i nostri molteplici canali di vendita dematerializzati, primo tra tutti Tap&Go ormai attivo su tutta la rete di metro e superficie, che consente l’acquisto diretto in modalità contactless del biglietto e che, insieme all’utilizzo degli altri canali di vendita dematerializzati ha portato la sostenibilità all’attenzione dei nostri progetti per il futuro, rappresentando il 35% del venduto BIT, superando i 100 mila TAP al giorno e oltre 6 milioni di clienti unici. Ad oggi, infatti, il 50% della clientela occasionale, ovvero coloro che non possiedono un abbonamento, acquista il bit attraverso i canali di pagamento dematerializzati. Il crescente utilizzo, infatti, ha consentito di ridurre sensibilmente il volume medio dei biglietti stampati ogni mese, oltre 3 milioni a fronte degli oltre 6 milioni venduti in totale attraverso i diversi canali di vendita. Se consideriamo il volume in prospettiva sull’intero anno, il risparmio è di oltre 36 tonnellate di carta e di oltre 24 milioni di grammi di Co2 in meno nell’ambiente.
Per Atac la digitalizzazione è uno strumento importante non solo in termini di sostenibilità ma anche di avvicinamento del centro alle periferie. Comprare un biglietto ad Anagnina o comprarlo a Spagna, è ormai un “gesto condiviso” in centro come in periferia, il “TAP” permette di viaggiare muniti di biglietto a chiunque utilizzi un mezzo di trasporto pubblico indipendentemente da che parte della estesa Capitale si trovi e indipendentemente da dove si voglia andare. Altra novità non ultima in termini di importanza, siccome gli autobus non si guidano da soli, abbiamo avviato un importante piano di assunzioni di conducenti che ha portato a oltre 520 ingressi nel 2023 e con il recente bando per l’assunzione di 400 nuovi autisti saremo un punto di riferimento importante per i visitatori e i cittadini.
Il citato rinnovamento della flotta, più numerosa e più green, la riqualificazione delle stazioni delle metropolitane, il continuo miglioramento della sostenibilità in termini di dematerializzazione dei canali di vendita, il potenziamento delle risorse umane; tutto contribuisce a rendere Atac un’azienda sempre più moderna. Un’azienda che integra il centro alla periferia, che accoglie pellegrini e turisti ma che, sempre di più, continua ad essere parte integrante della vita dei cittadini romani, che guarda avanti sapendo che le scelte in termini di green e di sostenibilità sono le uniche possibili per rimanere proiettata nel futuro.