Come collettore di esperienze il Rome Future Week in questa seconda edizione, più che nella prima, ha deciso di ospitare temi, storie legati allo Sviluppo della Persona. Si tratta di un argomento con forte impatto sulla Cittadinanza. Spesso si sceglie di fare la prima esperienza di auto-miglioramento, quando ci troviamo in un momento di criticità in ambito professionale e personale, e non prima per prevenire.
Questo Festival con i percorsi formativi ha aperto le porte in modo rilevante al mondo delle Competenze comportamentali, propriamente dette trasversali (Soft/ Life skills).
Stiamo parlando nello specifico di Coaching nel mondo organizzativo/lavorativo e di Orientamento.
Similitudini e differenze tra coaching e orientamento
Nell’ambito della formazione esperienziale troviamo il coaching e l’orientamento, come percorsi di “attivazione” centrati sulla persona in cui un professionista utilizza la sua competenza (per questo è importante che sia qualificato), per dare un supporto valido e di qualità all’utente.
Entrambi rappresentano un viaggio di conoscenza e consapevolezza di noi stessi e della realtà che ci circonda, delle nostre competenze, delle strategie comportamentali.
Nel mondo aziendale, scolastico questo tipo di formazione può essere organizzata per gli individui o per il gruppo, a seconda del bisogno e del traguardo da raggiungere.
Il coaching si sviluppa con una relazione di fiducia, che supporta il cliente a fare chiarezza sui suoi obiettivi (personali o professionali) a capire come raggiungerli. Il coach lo affianca in questo percorso che intraprenderà (volontariamente), monitorando le azioni che il coachee ha messo in essere.
Cit. Coach U Italia
Esistono diverse metodologie. Io come coach ho scelto il metodo Whitmoore arricchito da alcuni elementi di pragmatismo.
Invece, l’orientamento ha come finalità lo sviluppo personale e sociale dell’individuo e di promuovere la sua capacità di fare scelte consapevoli, informate, pensate per far fronte a qualsiasi situazione, anche critica.
Uso come strumento il bilancio di competenze, ossia un insieme di metodi e tecniche che tendono a portare a consapevolezza della persona ciò che ha appreso e praticato nel corso della sua vita professionale, formativa e personale.
Quali vantaggi portano nello specifico nella vita lavorativa di una persona
I due percorsi hanno un elemento interventistico, e sono vantaggiosi poiché possono intercettare preventivamente eventuali malesseri. Si può intervenire tempestivamente:
- con il coaching per correggere eventuali comportamenti disfunzionali che, in ambito lavorativo, possono avere un impatto negativo su: salute del collaboratore, performance, produttività, revenue;
- Con l’orientamento il focus è sull’adattabilità come risorsa chiave per l’occupabilità dell’individuo. Con il suo approccio olistico, si riesce a comprendere le motivazioni profonde, legate alle scelte, interessi, passioni e valori della persona. Insomma, la ricerca dell’identità vocazionale.
Si riducono in questo modo tutta una serie di rischi psico-sociali quali ad esempio: burnout, stress, mobbing, work addiction e molti altri.
Questi percorsi rafforzano l’autonomia nella gestione di sé stessi e portano le persone a comprendere l’importanza di preservare la salute mentale. Il benessere diventa prioritario in ogni esperienza lavorativa, sia essa legata all’area relazionale, gestionale, emotiva.
Qual è il mio ruolo come coach professionista e orientatrice alla Rome Future Week.
Ho accettato con grande entusiasmo il ruolo di Ambassador, per portare la mia professionalità in questa bella esperienza di condivisione, innovazione, e rilancio della città!
Sento il compito di continuare a sensibilizzare la comunità su questi temi, giacché tutti passiamo la maggior parte del nostro tempo a lavoro, indipendentemente dalla modalità lavorativa (smartworking, lavoro in presenza o ibrido, remote working) e dalla location.
Ogni azienda, organizzazione, associazione, istituzione ha i suoi processi, obiettivi, persone ma ciò che attualmente accomuna tutti è la ricerca di benessere in un mondo lavorativo ormai molto veloce, instabile, dove diventa cruciale essere preparati all’ imprevisto, ad una grande mole di lavoro, a funzioni sempre più interconnesse, e al cambiamento.
Conclusioni
Nella settimana della Rome Future Week Festival 2024, che tutti aspettiamo con grande curiosità e carica, sarò parte attiva proprio per essere un punto di riferimento su questi temi. Sarà bello poter condividere la mia esperienza personale e professionale, legata al tema “sviluppo della persona”, che contrariamente a ciò che molti pensano non è un trend ma diventa, quando lo si conosce e lo si comprende, un bisogno.
Quando parliamo di sostenibilità dobbiamo anche declinare il suo significato, pensando alla sostenibilità dei propri comportamenti nel tempo attraverso un approccio sano, positivo e funzionale che ci porta ad essere felici e produttivi. Buona Rome Future Week 2024!
Endrina Brito, Coach ICF e Orientatrice ASNOR