Per la ripavimentazione di alcuni tratti stradali, Anas sta utilizzando la tecnologica innovativa Gipave: ecco di cosa si tratta e quali sono i vantaggi
Roma si sta facendo (ancora) più bella, ma anche più efficiente e sicura, in vista del Giubileo 2025. Fervono i lavori, si contano decine di cantieri. Un piano d’azione imponente, che passa – tra l’altro – dal rifacimento di alcune piazze, dal rinnovo dell’illuminazione pubblica, dall’implementazione del 5G, dalla realizzazione di una passeggiata archeologica in corrispondenza dei Fori Imperiali. Ma la maggior parte degli interventi, per ovvi motivi, riguarda le strade e la relativa manutenzione.
E proprio a proposito di strade, entra in scena un asfalto di ultima generazione. Un asfalto green e high tech, rigorosamente made in Italy. Frutto della cosiddetta tecnologia Gipave, sviluppata da Iterchimica, società bergamasca (di Suisio, per l’esattezza) specializzata proprio nell’ideazione di soluzioni sostenibili per il settore stradale.
Com’è fatto l’asfalto green di Iterchimica
L’asfalto ecologico che Anas sta utilizzando per riasfaltare diverse strade romane è arricchito con la tecnologia Gipave, come dicevamo. Iterchimica l’ha brevettata dopo un lavoro di ricerca durato ben sei anni e condotto insieme a G.Eco del Gruppo A2A, Università degli Studi di Milano-Bicocca e Directa Plus. Certificata come tecnologia PSV (Plastica Seconda Vita), Gipave è un mix di grafene e plastiche dure riciclate.
I vantaggi di questo supermodificante polimerico? Maggiori prestazioni relative sia alla resistenza che alla durata rispetto alle tecnologie tradizionali e ampiamente diffuse sul mercato. Ciò si traduce, facendo un paragone con queste ultime, in un prolungamento della vita utile della pavimentazione dal 18 per cento al 61 per cento. Di conseguenza, l’impatto ambientale risulta notevolmente abbattuto. Anche grazie a una ridotta necessità di manutenzione.
Leggi anche – Gli alberi di Roma: “Boschi urbani per contrastare l’innalzamento delle temperature”
Asfalto green Roma: i primi interventi
Anas ha completato lo scorso luglio il primo lotto da riqualificare per mezzo dell’asfalto green di Iterchimica: circa 190 metri lungo via Trionfale. È stata realizzata anche la ripavimentazione di alcuni tratti riconducibili invece al Terzo Lotto, nello specifico in via dei Laghi e via Laurentina, per un totale di circa 3,5 km.
Ci sono dei numeri che impressionano, in senso positivo: per i tratti già portati a termine, e nell’arco di vita utile della pavimentazione, rispetto alle tecnologie comuni Gipave permetterà di riutilizzare 32.000 kg di plastiche dure riciclate, equivalenti al peso di circa 19 automobili.
Saranno inoltre risparmiati oltre 200.000 kg di bitume e 4,5 milioni di kg di materie prime estratte dalle cave (per esempio ghiaia e ciottoli), corrispondenti al peso di circa 2.650 veicoli. Il consumo del suolo risulterà notevolmente inferiore e saranno evitati circa 300 viaggi di camion per il trasporto dei materiali. E ancora, soltanto per questa prima fase dell’intervento si stima una riduzione dei consumi energetici pari a 3.932 GJ (equivalenti al fabbisogno mensile di 4.854 famiglie) e un abbattimento di 446.000 kg di emissioni di CO2eq. Che corrisponde all’azione di assorbimento di circa 18.000 alberi adulti in un anno.
Leggi anche – Le piazze smart di Roma Capitale
Gli step successivi
Ulteriori interventi di rinnovamento del manto stradale con Gipave, in vista del Giubileo 2025, riguarderanno via Anagnina, via Tuscolana e via Appia Nuova.
Una curiosità: non è la prima volta che nella Capitale viene utilizzato l’asfalto al grafene. Nel settembre 2020 è stata inaugurata in via Ardeatina la prima stazione di servizio al mondo a sperimentare questa tecnologia.
di Nadine Solano