Intervista a Lorenzo Alleva, Director Bridgestone EMEA, e Jacques Capizzi, PR & Communications Manager Bridgestone South
ROAD, il Rome Advanced District situato nell’area del Gazometro di Roma Ostiense, è un hub imprenditoriale progettato per promuovere la collaborazione e la co-creazione tra diverse realtà, pubbliche e private, con l’obiettivo di accelerare la transizione energetica, favorire la crescita tecnologica e scientifica, e sviluppare soluzioni innovative che rispondono alle sfide globali legate alla sostenibilità.
Nato dalla visione di una rete di imprese come Eni, Acea, Autostrade per l’Italia, Bridgestone, Cisco, Gruppo FS e NextChem (Maire), oggi è un luogo simbolo per la contaminazione di idee e competenze per l’innovazione continua.
ROAD sarà main partner della Rome Future Week 2024 e per conoscere meglio il ruolo che riveste nell’ecosistema innovativo e i progetti a cui sta lavorando, abbiamo dedicato uno spazio per intervistare la rete di imprese che lo animano.
Questa è l’intervista a Lorenzo Alleva, Director Bridgestone EMEA, e Jacques Capizzi, PR & Communications Manager Bridgestone South.
Come mai sette grandi aziende si sono messe insieme? Cosa vogliono costruire per la città?
In un mondo sempre più globalizzato, in cui la sostenibilità e il digitale giocano un ruolo di primaria importanza, è fondamentale fare ricerca e innovazione a livello di sistema andando ad approcciare ogni singolo aspetto che caratterizza la filiera di un prodotto o servizio. In particolare, è evidente che per affrontare grandi sfide legate alla mobilità e alla transizione energetica sia necessario mettere a fattore comune competenze e risorse: solo in questo modo si possono risolvere problemi spesso troppo complessi per una singola azienda.
Partendo da un luogo fisico come il Quartiere Ostiense, che un tempo forniva letteralmente energia alla città di Roma, le aziende che hanno aderito a ROAD hanno l’ambizione di creare proprio questo ecosistema di persone e competenze, che possano superare la missione industriale dei singoli partecipanti.
Roma è una grande e moderna capitale europea, che affonda le sue radici nell’antichità e proprio per questo presenta una combinazione di sfide uniche: si tratta quindi di un perfetto banco di prova e di un setting unico per dare vita ad un laboratorio di innovazione.
Quali sono le sfide e gli obiettivi che vi siete posti di raggiungere partecipando al progetto ROAD? E come si inseriscono nella strategia più ampia dell’azienda?
Bridgestone vede in questo progetto un’occasione unica per accelerare l’innovazione sulla mobilità sostenibile, sfruttando la collaborazione con aziende leader nel mondo delle infrastrutture, dell’energia e dei servizi per creare nuove esperienze di mobilità condivisa, migliorare la sicurezza del trasporto su gomma di persone e merci e affrontare le sfide del riutilizzo del pneumatico a fine vita.
Questa collaborazione ha già portato ad alcune sperimentazioni significative e si sta rivelando il giusto approccio per risolvere problematiche complesse, portando al miglioramento dei nostri prodotti e soluzioni a vantaggio degli utilizzatori finali, spesso condivisi con le altre aziende della rete.
Cosa potrebbe facilitare la creazione di un forte ecosistema per l’innovazione a Roma?
La nostra azienda ha un legame speciale con Roma: il nostro centro di ricerca e sviluppo Bridgestone per Europa, Medio Oriente e Africa, dove lavoriamo quotidianamente alla creazione dei pneumatici e delle soluzioni digitali per la mobilità del presente e del futuro, si trova infatti alle porte della città. Per questo abbiamo aderito con entusiasmo al progetto ROAD e riteniamo che si tratti di una grande opportunità per il nostro territorio: abbiamo l’ambizione di creare nuove competenze e opportunità per valorizzare il talento, facendo della città un luogo ideale per creare innovazione. In questo senso, un ruolo fondamentale sarà ricoperto dagli atenei locali, che come abbiamo potuto constatare hanno appoggiato molto positivamente questa iniziativa.